UD 3.2 – Gli aperitivi analcolici ed alcolici

Conoscenze: Conoscere gli aperitivi e le differenti modalità di servizio

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Abilità: Acquisire le tecniche di allestimento e servizio e realizzare un adeguato servizio

 

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UD 3.1 – Le bevande analcoliche e le sostanze dolcificanti

Conoscenze: Acquisire le conoscenze relative alle principali bevande analcoliche ed alle sostanze dolcificanti

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Abilità: Sviluppare le capacità per poterle consigliare e servire alla clientela

 

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Modulo 3 – Bevande analcoliche, sostanze dolcificanti e aperitivi

Obiettivi:Acquisire le conoscenze relative alle bevande analcoliche, le sostanze dolcificanti e gli aperitivi

Per la legge italiana le bevande analcoliche sono tutte quelle che non superano un grado alcolico. Ne fanno parte tutte le bevande prodotte a livello industriale e quelle preparate al bar mediante sistemi e procedure differenti. Molte di queste bevande sono dolcificate con sostanze naturali, mentre quelle dietetiche sono spesso dolcificate con dolcificanti chimici a basso contenuto calorico.

Gli aperitivi sono delle bevande consumate prima di un pasto e generalmente hanno una duplice funzione: La prima è di ordine fisiologica mentre la seconda è di tipo psicologica. Infatti, se preparati in modo adeguato, essi stimolano i succhi gastrici e favoriscono il processo digestivo, nello stesso tempo, se sono gustosi e di bell’aspetto, sono in grado di creare la giusta aspettativa rispetto al pasto che si sta per consumare.
Unità Didattiche:

UD 2.1 – Il Caffè

Conoscenze: la storia, le produzioni, i trattamenti e le modalità di preparazione della bevanda caffè

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Abilità: saper realizzare le differenti modalità di preparazione del caffè

 

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Modulo 2 – Bevande nervine ed infusi

Obiettivi: Acquisire le conoscenze e le competenze relative al caffè, il cacao, il tè e gli infusi di erbe.

Frutti della pianta di cacao, cioccolata semi di caffè, foglie di tè essiccate
L’origine del caffè e la scoperta delle sue qualità sono legate a leggende che si perdono nella notte dei tempi. Gli storici sono concordi che il luogo di origine della pianta è una regione della Abissina chiamata Kaffa.
Non fu per assonanza al nome di questa località che il caffè ha questo nome, ma esso trae origine dalla parola araba “Qahwa” che significa bevanda vegetale.
All’inizio gli arabi usavano consumare l’intero frutto della pianta, poi cominciarono ad estrarne i semi, macinarli, impastarli con grasso animale utilizzandoli come alimento.
Solo dopo l’anno mille i semi ancora verdi vengono fatti bollire creando una bevanda aromatica e solo verso il 1300, sempre gli arabi, iniziarono a praticare la tostatura.
Con il nome vino degli arabi il caffè fa la sua apparizione in Europa nel XVI secolo attraverso i porti di Venezia e Marsiglia.
Gradualmente il caffè si diffuse in tutta l’Europa, ma va citato il ruolo guida che ebbero, nella diffusione di questa bevanda, Vienna, Parigi e soprattutto Venezia nella quale, ancora oggi, sono presenti il caffè Florian ed il caffè Quadri, nati rispettivamente nel 1720 e 1638.
Unità Didattiche:

UD 1.2 – L’approccio al lavoro

Conoscenze: Conoscere i vari tipi di bar, gli impianti, le attrezzature e gli allestimenti in relazione all’avvicendarsi dei differenti servizi

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Abilità: Distinguere i differenti tipi di locali, riconoscere gli impianti, le attrezzature e acquisire la capacità di allestire un banco bar.

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UD 1.1 – Il reparto Bar

Conoscenze: La professione del bartender, le figure professionali e le norme comportamentali

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Abilità: Mettersi in una corretta relazione con il cliente seguendo le norme etiche e comportamentali più idonee alla professione del bartender

 

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Modulo 1 – Professione Bartender

Obiettivi: : Introdurre il concetto della professione dell’operatore di bar e fornire i primi rudimenti conoscitivi dell’ambiente in cui si opera
Giovane bartender

Giovane bartender

Il bar è un locale pubblico adibito ed autorizzato alla vendita di prodotti alcolici, superalcolici, bibite, caffè, snack ecc.  La parola bar è di origine inglese e nella lingua italiana significa sbarra.

Differenti sono le opinioni espresse per spiegare la ragione per cui questo termine è stato adottato ad indicare questo tipo di locale. Quella su cui molti sono d’accordo è che sbarra sta ad evidenziare il banco che divide il barman dal cliente. Pare che il termine risalga ai tempi della prima colonizzazione dell’America quando nei locali dove si vendevano alcolici e nelle osterie si separava, mediante una sbarra, il venditore con i suoi prodotti dal resto del locale.

L’utilizzo del termine bar in Italia è piuttosto recente ; fu solo dopo il 1948, cioè dopo la fine del secondo conflitto mondiale che cominciò ad affermarsi il bar concepito all’americana. Prima di quella data il bar in Italia veniva chiamato Caffè. In essi si servivano soltanto preparazioni a base di caffè, latte, succhi e spremute varie, vermouth, grappa, liquori di fabbricazione artigianale e l’Arzente, antica denominazione dell’attuale Brandy.

 
Unità Didattiche: